Necessaria consultazione Neuropsicologica
Gent.mo Dottore, le scrivo per mia figlia di 4 anni e 6 mesi. E' una bambina fisicamente sana, che non ha mai avuto problemi di salute (a parte, si intende, i classici mali di stagione) fin dalla nascita avvenuta con cesareo per posizione podalica. Tuttavia sin dalla tenerissima età di un anno ha cominciato a mostrare il suo caratterino per niente semplice: per capriccio lei inizia a piangere, ad urlare, a rotolarsi per terra come un'ossessa, non vuole che nessuno le si avvicini, tira calci e pugni e rifiuta qualsiasi strumento di consolazione. La cosa può protrarsi anche per più di un'ora senza cedimenti di nessun tipo da parte sua. E' ostinata come non pochi. La prima crisi mi ha letteralmente terrorizzata: pensavo stesse male (lei era così piccola che non poteva darmi spiegazioni) ed invece la sua era solo rabbia. Col tempo, poi, queste crisi sono andate cambiando (purtroppo in peggio), perchè crescendo oltre ai comportamenti sopra decritti, ne ha aggiunti altri quali i dispetti che mette in atto specie nei miei confronti, probabilmente per attirare l'attenzione che non ottiene coi suoi "classici" modi. In più da circa un anno queste crisi si manifestano anche di notte senza apparente motivo. Premesso che anche quando era più piccola capitava si svegliasse di notte piangendo e urlando, ma ritenevo che la cosa fosse abbastanza normale (magari dovuta ad un brutto sogno o ad una giornata "pesante") ed inoltre erano piuttosto sporadiche. Ora invece, da un anno a questa parte, sono molto frequenti. Ho pensato si trattasse di pavor notturno perchè ne hanno in parte le caratteristiche: la bambina comincia ad agitarsi freneticamente nel letto piagnucolando, fino a quando questi lamenti si trasformano in urla isteriche e pianto inconsolabile. Lei diventa paonazza e comincia a dimenarsi a destra e a sinistra come dovesse liberarsi da chissà quale fastidio interiore, poi dopo anche più di un ora crolla e ritorna a dormire. Inizialmente non permetteva a nessuno di avvicinarsi a lei e si metteva pure a correre per la casa, durante le ultime crisi, invece, accetta e quasi ricerca il contatto fisico con me, ma anche tenerla in braccio è faticoso perchè si divincola come volesse liberarsi dal mio abbraccio ma non è così, perchè se la lascio lei ritorna da me. Non so esattamente valutare se è cosciente o meno, a volte sembra di no, altre lo è palesemente perchè ti risponde, anche se devi interpretare le sue parole strozzate dalle urla. Inoltre da dopo l'estate anche il suo atteggiamento in casa è cambiato: la bambina è sempre perennemente scontrosa e lagnosa, sembra non le vada mai bene niente e qualsiasi cosa tu faccia o non faccia è per lei un pretesto per piazzarti una sceneggiata delle sue con urla, pianti e isterie varia. All'asilo le maestre dicono che è un angelo, ma quando torna a casa si trasforma. Abbiamo anche esposto il problema alla pediatra che ha risolto dicendo che mia figlia da sempre è melodrammatica nelle sue manifestazioni e che la cosa è peggiorata a seguito della nascita del fratellino. In effetti un anno fa è nato un fratellino e, a dire il vero, anche le maestre avevano giustificato il tutto con tale evento. Ma io non ne sono convinta totalmente. Certo, il fratellino avrà ed ha sicuramente il suo ruolo in questa faccenda, ma fatto sta che comunque mia figlia le crisi le aveva da prima del lieto evento. Da ultimo abbiamo anche consultato una pedagogista secondo la quale mia figlia non sopporta la frustrazione e questo le scatena le crisi isteriche descritte. Ci ha dato anche dei suggerimenti per cercare di aiutare la bimba ad accettare i "no" della vita, ma non hanno avuto grandi risultati. In più, parlando col medico di famiglia, lui ci ha consigliato una visita da un neuropsichiatra infantile e la cosa mi ha molto spaventata. Mi chiedo se questi comportamenti della bambina possono avere qualcosa di patologico o essere sintomo di una patologia latente. grazie per la risposta e scusi se mi sono dilungata molto. Una mamma preoccupata