Ogni trattamento medico/chirurgico deve valutare il rapporto costo (inteso come effetti collaterali per il paziente) e beneficio (prolungamento della vita e/o miglioramento della qualita' di vita).
Spesso un semplice buon trattamento palliativo (cura dei sintomi) lontano da un ospedale (fintanto che cio' sia possibile) da' al paziente vantaggi, almeno in termini di qualita' di vita.
Accettare la realta' di una prognosi infausta e sovente meglio (per il paziente) che l'accanimento con terapie che apportano dubbi benefici.
Sono scelte difficili, anche perche', nonostante la legge lo imporrebbe, non e' facile riversare sul paziente, gia' sofferente, anche l'onore di una grave decisione.
Cordialmente.
Dott. Piero Gaglia