Considerato il lungo intervallo di tempo tra la diagnosi del tumore primitivo e della metastasi (10 anni) e la radicalità dell’intervento chirurgico di metastasectomia epatica la sua prognosi è favorevole con un rischio di ricomparsa della malattia basso (ma non assente). In questi casi il follow up dovrebbe prevedere, nei primi due anni successivo all’intervento, una valutazione ecografica del parenchima epatico ogni 4 mesi eventualmente associata, in caso di sospetto clinico o radiologico, ad esame TAC dell’addome. Utile inoltre la determinazione periodica dei valori del CEA così come l’esecuzione di una radiografia del torace. Una metodica di recente introduzione da utilizzare in casi selezionati è la Tomografia ad Emissione di Positroni.