I dati che riporta sono troppo pochi per poter farsi un’idea di ciò che le è capitato e se si trattasse effettivamente di una epatogestosi. Non è detto che si debba ripetere questa triste esperienza anche in una gravidanza successiva. In una prossima gravidanza si faccia seguire da un centro o da un ginecologo esperto in gravidanza a rischio, in modo da effettuare degli esami specifici per individuare tempestivamente eventuali fattori di rischio, fra cui ecografie di II livello con ampio ricorso alla flussimetria Doppler. Cordiali saluti