Nella primavera del 2000 mio marito ha scoperto occasionalmente di essere affetto da
Epatite b in fase non attiva con
Transaminasi leggermente superiori alla norma il tutto ben compensato, solo che nel febbraio del 2001 avendo subito un trauma al muscolo gemello della gamba sx (parziale lacerazione) trattato con immobilizzazione femoro podalica a ginocchio flesso senza alcuna prescrizione di
Terapia farmacologica, ha avuto una trombosi venosa profonda dell'arto e una embolia bilaterale massiva trattata con intervento chirurgico di scioglimento degli emboli ed inserimento di filtro cavale definitvo e terapia anticoagulante orale illimitata. In seguito a ciò la patologia epatica è subito peggiorata (le transaminasi si sono elevate , le piastrine notevolmente abbassate , si è accertata una ipertensione portale, con danni gastrci e si è elevata pian piano l'alfafetoproteina (attualmente 90 rispetto ai valori accettabili di 10) tutti gli epatologi consultati in questo lasso di tempo dal 2001 ad oggi hanno sconsigliano sia le cure disponibili per bloccare il processo evolutivo sia un eventuale trapianto per la pregressa tromboembolia e perchè anticoagulato.
Vi sarei grata per un vostro parere in merito.