Chiedo questo consulto per mia moglie, 37 anni. Soffre da alcuni anni di dolori al rene destro. Ecografia di due anni fa negativa: solo alcune cisti, ipotizzata renella. I dolori non sono costanti, ma di recente si intensificano e la nuova ecografia fatta in pronto soccorso riporta al rene (oltre alle cisti, presenti anche in utero e fegato): al polo superiore di destra si documenta la presenza di una formazione nodulare solida, prevalentemente iperecogena, delle dimensioni di circa 2x2cm, non caratterizzabile con la metodica e pertanto meritevole di integrazione diagnostica con esame RM.
Per sicurezza ripetiamo l'ecografia qualche giorno dopo da uno specialista:
RENE DX piccola area nodulare solida iperecogena al terzo craniale del rene, con localizzazione corticomidollare (circa 20x15 mm); non si osservano sicuri segnali vascolari nel suo ambito; si consiglia tipizzazione con TC o RM.
Procediamo subito con la risonanza: rene destro in sede di dimensioni e morfologia regolari; cisti del diametro di 11 mm in sede equatoriale; al terzo superiore del rene, nel contesto della corticale, si rileva la presenza di una area ovalare del maggior diametro di 20mm caratterizzata da margini regolari e potenziamento inferiore rispetto al parenchima regolare (cisti complicata? oncocitoma?); i calici del gruppo superiore sono in rapporto con la lesione; videat chirurgico ed eventuale biopsia. Consultiamo 3 urologi. Tutti e 3 riferiscono che la RM non è l'esame adatto e prescrivono una TAC con contrasto.
Poi queste le sintesi dei consulti.
UROLOGO 1: sospetta neoplasia o cisti di Bosniak. Rimozione tramite laparoscopia da convertire in laparotomia in caso di complicazioni. Osservando le immagini, vede una vascolarizzazione, ma consiglia di non preoccuparsi perchè nelle paggiore delle ipotesi di può estrarre senza compromettere il rene e la vivibilità. Sconsiglia biopsia perché il campione potrebbe non essere indicativo dell'intera massa.
UROLOGO 2: sospetta neoplasia. Per l'intervento deve vedere prima la TAC altrimenti non può esprimersi.
UROLOGO 3: neoplasia. Intervento in laparotomia, da far precedere con una biopsia per analizzare un campione già in sede di intervento e valutare, in base all'esito, la quantità di tessuto da asportare.
Quale strada conviene seguire?
Buonasera, da quello che mi dice penso che la lesione vada tolta. Ormai è possibile eseguire questo intervento con la chirurgia robotica Laparoscopica che permette di togliere la malattia lasciando integro il restante parenchima renale sano. Per ulteriori delucidazioni avrei bisogno di vedere la RISONANZA. Dott. A. Pansadoro