Da alcuni anni (5/6 anni) soffro di nicturia in periodi di forti infiammazioni ¾ volte per notte. Ora prendo un farmaco con Solifenacina + Tamsulosina e con questo trattamento riesco ½ per notte. Durante una serie di accertamenti e in particolare con una esame cistoscopico mi è stata rilevato un bozzo in vescica di circa 6mm per 2mm di spesso. Mi è stato consigliato di toglierlo per eseguire l’esame istologico, intervento per biopsia di salienza trigonale. Il risultato istologico dice: Nidi di Van Brunn, edema, augctasie e note di flogosi cronica della lamina propria. Faccio presente che dall’esame cistoscopico è emerso anche “prostata modicamente ingrandita con piccolo terzo lobo” ma ancora nei parametri per non essere operata, PSA 0.22. Le chiedo cosa vuol dire in concreto il referto della biopsia e come evitare il formarsi di altre salienze, e se date da forti infiammazioni croniche (cistiti??) come fare per evitarle? Può essere sufficiente la cura farmacologica e quale? Infine vedrò diminuire la mia nicturia, oppure a breve dovrò intervenire anche al terzo lobo? Ringrazio in anticipo per la sua consulenza.
I "nidi di Von Brunn" sono espressione piuttosto rara di una infiammazione cronica, non hanno una evoluzione tumorale, pertanto non sono manifestazioni da ritenersi pericolose. L'intervento endoscopico è giustifica se si documenta una evidente ostruzione (aumento della pressione vescicale e riduzione del flusso), talora il quadro endoscopico anatomico può non corrispondere precisamente a quello fuzionale (e viceversa), ma è ovviamente il secondo quello che ci interessa di più. Questo per dire che non è mai il volume della prostata che di per sè spinge ad operare, quanto piuttosto il tipo e l'entità dei disturbi e l'efficacia o meno della terapia farmacologica.