non comporta rischi di contagio la cirrosi criptogenetica
PREG. MO DOTTORE MIA SUOCERA DI 62 ANNI LE E' STATA DIAGNOSTICATA DOPO 10 GIORNI DI RTICOVERO CIRROSI EPATICA CRIPTOGENETICA CHILD-PUGH B9 PROBABILE EVOLUZIONE DI STEATOEPATITE NON ALCOLICA, CON ASCITE TESA, IMPRONTA COLESTATICA, VARICOSITA' DELL' ESOFAGO DISTALE, GASTROPATIA CRONICA DI TIPO ATROFICO-CONGESTIZIO, DUODENOPATIA BULBARE EROSIVA CON ANEMIA MICROCISTICA SECONDARIA DI GRADO SEVERO, IPOALBUMINERIA, LEUCOPIASTRINOPENIA DI GRADO MODERATO, FALDA PLEURICA BASALE SINISTRA. DIABETE MELLITO TIPO II IN CONPENSO METABOLICO. AIUTATEMI. TUTTO CIO' PUO' ESSERE CONTAGGIOSO ANCHE A CHI GLI STA VICINO.HO DUE BAMBINI CHE HANNO VISSUTO SPESSO CON LEI E DORMITO ANCHE.COME MEDICINALI LE HANNO DATO: LUVION, LASIX, MEPRAL, GAVISCON, INDERAL, KONAKION, PORTOLAC, SUROS, CIPROXIN, ALBUMINA UMANA 25% 50 ML.POTRA' CAVARSELA? ASPETTO AL PIU' PRESTO VOSTRE NOTIZIE. CORDIALMENTE VI SALUTO.
Risposta del medico
Dr. Massimo De Luca
Specialista inGastroenterologia
No. La malattia del fegato di sua suocera non è contagiosa. Da quanto riporta sembra di potersi rilevare che sia in una condizione iniziale di malattia. Pertanto non comporta rischi particolari.