Gentile signora,
ci scusiamo per il ritardo nella risposta, purtroppo imputabile a problemi tecnici.
Penso le sia stato spigato che il suo problema è stato evidentemente un'infezione delle tube e quindi della pelvi, che ha provocato da un lato l'occlusione della tuba di destra e la sua dilatazione per la formazione di una raccolta intratubarica di liquido o pus, dall'altro la formazione di aderenze diffuse.
Il fatto che la tuba residua sia pervia, non vuol dire purtroppo necessariamente che essa sia funzionante, e questo può essere importante se lei è desiderosa di avere una gravidanza. A questo proposito, considerando la sua età, andrebbe valutata l'opportunità di ricorrere alla fecondazione assistita.
Ri guardo alla formazione anecogena che le è stata ora riscontrata a destra, se non è pertinente all'ovaio, è verosimile che possa trattarsi di un sierocele e cioè di una raccolta di liquido delimitata da aderenze peritoneali, visto che queste, nonostante siano state lisate nei precedenti interventi, possono comunqe facilmente riformarsi.
Se così fosse e lei non dovesse essere sintomatica (cioè non dovesse avere alcun disturbo), l'ulteriore intervento potrebbe essere evitato.
Anche qualora dovesse trattarsi di una formazione di pertinenza ovarica, andrebbe esclusa la natura funzionale della stessa. Una cisti funzionale, infatti, può anche scomparire da sola con i cicli mestruali successivi oppure effettuando per qualche tempo una terapia medica ovarostatica con estroprogestinici.
Risposta a cura del Dott. Francesco Guida, Dirigente Medico U.O.C. Ginecologia e Ostetricia A.O.R.N. "A. Cardarelli" - Napoli