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Esperto Risponde

opportunità di rivedere la terapia

Salve buongiorno, mi chiamo Michele e espongo prima la mia situazione poi farò la domande. Ho 47 anni e assumo a causa di forte stress con conseguente fortissimo attacco di panico e perdita di lucidità per circa 2 mesi causato da un insieme di cose (infanzia difficile, genitori divorziati e mai visti in pratica, responsabilità molto più grandi me da sopportare, soldi ecc..) e scatenato da una questine di soldi molto grave (prestati ad un parente e mai recuperati) la quale mi ha portato prima al divorzio (1992) e poi per anni in un vortice di rincorsa stressante della situazione ottimale non ancora del tutto raggiunta. Quindi in sintesi vengo al dunque: assumo da 18 anni circa mezza compressa al mattino di paroxetina più 1x3 al dì alprazolam. Adesso circa tre mesi fà sono stato operato di colecistectomia e la situazione precedente (forte sensibilità intestinale ma abbastanza gestibile) adesso è diventata seriamente invalidante tanto da non sapere se uscire o nò di casa in quanto è impensabile e impossibile gestire le mie corse in bagno improvvise. Premesso questo chiedo: 1) leggendo che anche l'intestino ha recettori dell'alprazolam che devo fare aumentare ancora la dose?, e questo per me diventa importantissimo anche per un secondo motivo e cioè dopo tanti anni difficili ora stò vivendo da poco una nuova bella e importantissima storia con una nuova compagna e questo entra in questa cosa perchè io via via negli anni ho perso sensibilità fisica importante al tatto (mi spiego l'erezione es. va bene ma non ho sensibilità sufficente nelle parti più erogene e quindi avere un orgasmo diventa una sofferenza x me e per lei) forse a causa proprio di tanti anni di questi medicinali. Quindi chiedo anche leggendo la sperimentazione della Prof.ssa Heather Asthon (a questo link tutta la spiegazione:http://www.benzo.org.uk/itaman/sommario.htm) la quale spiega come può leggere che arrivando a estirpare l'alprazolam dal fisico si possa migliorare la situazione considerevolmente. 2) la mia richiesta nasce anche dal fatto che in realtà io non ho avuto più attacchi di panico, ma invece da non soffrirne per nulla sono arrivato ad avere un'intestino così irritabile che frà poco devo riguardarmi anche da quanta aria respiro, quindi l'alprazolam in definitiva non è che sia il non plus ultra per me. 3) se l'alprazolam non va bene per la sensibilità intestinale , colon irritabile o come meglio si può spiegare è giusto allora togliere l'alprazolam come dice la Prof.ssa in questione e secondo lei poi il fisico si abituerà o esiste un medicinale specifico per questa sintomatologia ma che non mi renda un parassita nel resto del corpo?. In parole spicciole secondo Lei: devo togliere o diminuire l'alprazolam per recuperare il mio fisico?, devo integrare qualche medicinale a me sconosciuto che non mi faccia così soffrire intestinalmente?, dopo 18 anni e un non perfetto stato fisico forse per l'emivita breve di questo medicinale è arrivato il momento davvero di cambiare questa situazione o entro in un vortice ancora peggiore?. Se veramente avesse la pazienza da dedicare a questa mia lettera la ringrazierei infinitamente. In attesa di Sue, porgo distinti saluti. Con rispetto M.P.
Risposta del medico
Gentile utente, la terapia con benzodiazepine va effettuata per periodi limitati per contenere gli effetti collaterali.Daquello che riferisce lei sta continuando da circa 18 anni una terapia senza aver effettuato controlli. La consiglierei quindi di contattare uno specialista in psichiatria,preferibilmente con preparazione anche in campo sessuologico,comodo alla sua zona di residenza,per rivalutare l'intero approccio terapeutico,anche alla luce dei sintomi subentrati negli ultimi tempi. Cordiali Saluti Piergiorgio Biondani.
Risposto il: 30 Gennaio 2012