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Esperto Risponde

opzioni differenziate

Salve Da diversi mesi sto seguendo ( sotto controllo di uno psichiatra ) una terapia con tegretol 400 mg rilascio modificato, 1 cp la sera per ansia, attacchi di panico e scatti d'ira e impulsività.Devo dire che a parte una forte stitichezza migliorata con un alimentazione adeguata, ho avuto un miglioramento parziale.Prima del ciclo mestruale ho una fortissima sindrome premestruale ( con aumento dell' impulsività ) che nemmeno il tegretol riesce ad attenuare. Ho fatto vari controlli ormonali e tutto e' nella norma. Tra l'altro il ciclo e' regolare.Il mio attuale psichiatra sostiene che il tegretol sia il farmaco giusto per i miei disturbi e quindi vuole insistere ma ad una condizione: Aumentare il tegretol a 600mg al giorno. Pensa che con l'aumento del dosaggio si possa non far sparire ma almeno attenuare la sindrome premestruale.E sostiene che il dosaggio attuale di 400 mg e' basso.Vorrei sapere un secondo parere su questo aumento.In più aggiungo che in passato ho assunto ssri che diciamo mi davano un buon effetto con riduzione della sindrome premestruale e miglioramento dell' ansia. Purtroppo mi sono stati fatti sospendere a causa del fatto che mi davano forti disturbi sessuali intollerabili.Cosa che con il tegretol non accade.Gradirei un secondo parere.Ringrazio in anticipo a chi mi risponderà.Cordiali saluti.Diana
Risposta del medico

Gentile signora,

    l'uso del Tegretol può rientrare fra le opzioni possibili per il trattamentodi una sindrome premestruale con spiccati aspetti psichici e comportamentali,anche se tale indicazione non fa parte di quelle specificamente indicate nella scheda tecnica del farmaco,e quindi la sua assunzione deve essere effettuata sotto diretta responsabilità e stretto controllo del medico curante.Per quanto concerne il dossaggio di 400 milligrammi al di ,si tratta di una quantità di farmaco non eccessiva per una persona adulta,sempre parlando in linea teorica, ed in effetti esiste la possibilità di aumentarlo.Ciò premesso penso che,in linea generale,potrebbero essere prese in considerazione anche altre opzioni terapeutiche sia in campo strettamente farmacologico classico che eventualmente fitoterapico in accordo con le risultanze della visita e degli eventuali accertamenti sia strumentali che ematochimici.Tenga infatti conto che non sempre i comuni dosaggi dell'assetto ormonale possono dare indicazioni utili,in quanto si tratta di una sindrome più collegata a variazioni del rapporto e del bilanciamento fra i vari ormoni,che non ad alterazioni del valore assoluto degli stessi. La consiglierei quindi,se non vede risultati per lei soddisfacenti,di riparlarne con il suo medico di fiducia.

Cordiali saluti

Piergiorgio Biondani

Risposto il: 08 Marzo 2015