Grazie del contatto. I betabloccanti NON selettivi agiscono sia sui recettori beta-adrenergici cardiaci-vascolari che su quelli della muscolatura bronchiale. Questa è la ragione del possibile effetto “broncospastico” che si può osservare nei Pazienti che assumono questi farmaci. Bisogna discriminare quanto del broncospasmo sia dovuto al betabloccante e quanto all’intrinseca condizione di asma (allergico?). Il test spirometrico pre e post trattamento con betabloccanti può essere utile. In alternativa ai betabloccanti NON selettivi si possono utilizzare betabloccanti SELETTIVI che agiscono pressochè esclusivamente sui recettori cardiovascolari. Si tratta di sostanze forse meno betabloccanti in senso classico ma utili in chi presenta reazioni broncospastiche. L’importante è utilizzare la MASSIMA DOSE TOLLERATA di betabloccante ... Altrimenti si riduce il senso della terapia. Se necessita di ulteriori precisazioni, il 13 novembre al MARFANDAY potrà incontrare molti specialisti tra cui lo pneumologo, il cardiologo, il cardiochirurgo ecc ... E discutere di queste cose. A presto.