Non può essere che per alcune sue cattive abitudini trascorse non si rilevi un valore di CDT nella norma. Esistono numerose condizioni fisiologiche e patologiche che possono determinare dei Falsi positivi e falsi negativi al test CDT. Per es. alterazioni del bilancio marziale (soggetti con sovraccarico di ferro presentano livelli più bassi di CDT; soggetti con bassa sideremia presentano livelli di CDT più elevati; la terapia suppletiva marziale determina un decremento dei valori di CDT in pazienti); affetti da anemia sideropenica; alto BMI, elevata trigliceridemia e bassi livelli di colesterolo-HDL. Si associano ad una ridotta sensibilità della risposta della CDT all’introito di alcol: il fumo di sigaretta. Nei soggetti, alcoldipendenti, sia il fumo che l’apporto di bevande alcoliche appaiono correlati positivamente con l’incremento del valore della CDT. Stato ormonale (uso di contraccettivi orali e terapia sostitutiva ormonale si associano a valori più
elevati della CDT); donne in periodo peri-menopausale sono caratterizzate da valori mediamente più bassi di CDT rispetto alle donne in pre-menopausa; durante il terzo trimestre di gravidanza si riscontrano valori medi di CDT significativamente più elevati rispetto ai valori medi nel primo e secondo trimestre; cirrosi biliare primitiva, neoplasia epatica, emocromatosi, epatopatia cronica HCV e HBV relata, trapianto combinato di rene e pancreas, varianti genetiche della transferrina e
sindrome CDG (Carbohydrate-Deficient Glycoprotein). CDT non può essere utilizzata come marcatore di consumo alcolico nei pazienti con epatopatia cronica in fase avanzata. Per tale motivo, la CDT deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con patologia epatica, soprattutto quando il grado di cirrosi raggiunge lo stadio C del punteggio di Child-Pugh . Variante genetica D della transferrina: molto rara. Variante genetica B della transferrina può indurre il riscontro di casi di falsa negatività.