Gentile Cristina, secondo me è possibile rispondere alla sua domanda iniziale trasformandola che tuttavia conserva il motivo di fondo. Proviamo allora a chiederci che cosa lei vuole comunicare attraverso il suo comportamento ("abbuffarmi di dolci in maniera compulsiva").
A tutta prima mi verrebbe da dire che il suo comportamento è finalizzato a soddisfare un bisogno/desiderio di gratificazione; che trovo del tutto legittimo, considerando i notevoli cambiamenti e la sofferenza da lei vissuta in ragione di essi.
Non so dove risieda e su quali possibilità possa contare; ritengo però di suggerire un ascolto più attento e approfondito delle sue vicende da parte di un/a professionista con esperienza maturata negli anni; che possa insieme a lei inquadrare meglio il caso e suggerire il percorso più appropriato per risolvere le sue difficoltà.
Nulla di preoccupante; vale la pena però di occuparsene.