Buonasera, in seguito a prurito intimo e bruciore un mese fa mi è stato consigliato un tampone vaginale: l'esito è stato candida. Il mio medico mi ha prescritto una cura con Itraconazolo per 3 giorni 2 capsule al giorno e metronidazolo e clotrimazolo crema per 6 giorni; la terapia è stata fatta anche dal mio compagno perchè aveva rossore e cattivo odore. Lui è guarito e non ha problemi e neanche io fino a qualche giorno fa.
Premetto che subito dopo la cura ho avuto le mestruazioni e dopo le mestruazioni delle perdite trasparenti/biancastre e mi chiedevo se fosse di nuovo candida o se sono semplici perdite fisiologiche.
Ieri mi sono sottoposta ad un ulteriore tampone vaginale per capire se la cura avesse fatto effetto o meno, e ogni volta che mi si introduce lo speculum, il giorno dopo ho un lieve prurito e gonfiore della vulva.
Mi chiedevo come mai.
Grazie in anticipo, attendo una risposta.
Gentile ragazza,
il fatto che dopo l'introduzione dello speculum appaiano dei fastidi locali potrebbe indicare che i tessuti vaginali sono ancora infiammati.
Ha fatto bene ad eseguire un nuovo tampone, anche per valutare se, una volta trattata la candida, possano apparire altre specie batteriche, o comunque alterazioni della flora locale,
In questi casi la terapia dovrebbe essere differente da quella effettuata in precedenza.
Molto spesso infatti assieme alla candida convivono altre specie batteriche più o meno patogene.
La soluzione sarebbe quindi di cercare di riportare la flora batterica il più vicino alla sua fisiologica composizione per contrastare ulteriori ricadute.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.