Egregio Dottore! Dopo un PRINT e due TIA due anni fa sono stata sottoposta a procedura di chiusura di forame ovale pervio con device. Fin qui tutto a posto. La procedura è stata effettuata ad Innsbruck e sono stata dimessa con 38° di febbre. Due giorni dopo mi è stata diagnosticata, dai medici della mia città, una lieve
Pericardite. Inoltre mi sono state riscontrate un'insufficienza mitralica ed un'insufficienza tricuspidale, tutt'e due lievi. La settimana scorsa ho iniziato ad avere difficoltà di respiro, che si accentuava ovviamente con sforzi, il battito è accellerato. Inoltre mi si sono gonfiate le gambe e sentivo un senso di spossatezza. Premetto che sono fumatrice, che mio nonno materno, lo zio materno e mio padre hanno avuto infarti. Ho fatto fare un
ECG che ha dato il seguente esito: Ingrandimento atriale destro - Ritardo della attivazione ventricolare destra - Considerare ingrandimento atriale sinistro - ECG Anormale. Mi è stato prescritto un diuretico ed il gonfiore alle gambe è sparito. Mi hanno consigliato di fare un ecocardiogramma ed eventualmente anche una coronarografia, visto che ho avuto anche dei rari episodi anginosi sotto sforzo o
Stress, per i quali mi è stato prescritto il Carvasin. Voi che dite? È veramente necessario che io mi sottoponga a questi esami? Cosa significa l'esito dell'ECG? Grazie