Gentile Signora,
esiste lo stato di portatore sano di SBEA, dove il riscontro al tampone faringeo del germe in questione non ha un ruolo da patogeno ma bensì da commensale. Infatti, esistono alcuni individui, sia adulti che bambini, in cui lo SBEA si annida nel tessuto linfatico del cavo orale come saprofita o commensale. In questi casi il germe non svolge alcun ruolo patologico, nè tanto meno l'individuo che lo porta può essere fonte di infezione per gli altri. La cura per "le difese immunitarie", come lei la chiama, in questi termini non ha alcuna valenza, ma solo se suo figlio è soggetto ad infezioni respiratorie ricorrenti. In presenza di un tampone faringeo positivo per SBEA è giusto fare un tentativo con una terapia antibiotica per eradicarlo, ma se dopo si ripresenta conviene solo ignorarlo. La terapia per le difese immunitarie ha un senso sicuramente per la madre, che, poi, chi lo sa, può darsi che sia portatrice sana anche lei. Quando ha la tonsillite con febbre, Signora, oltre al tampone ha provato a fare anche degli esami tipo emocromo, VES, TAS e PCR ?
Saluti