Gentile Signora, quanto Lei riferisce pone il sospetto per una condizione di un ceto allarme per la quale non esiterei a contattare il proprio Medico Curante o in alternativa il Cardiologo di fiducia. Il Pace-maker, quando correttamente funzionante, previene i rallentamenti del battito cardiaco, mentre poco può fare sulle accelerazioni (tachiaritmie). Nel caso di suo marito potrebbe essere insorta una tachiaritmia, per cui è necessario il ricorso rapido a cure mediche. Inoltre: in rari casi il posizionamento di un pacemaker può presentare delle complicazioni, ed alcune di esse potrebbero giustificare i sintomi descritti nella Sua lettera; pertanto, se esiste una chiara correlazione tra l’impianto del pace-maker ed i sintomi che Lei descrivi, La esorto a rivolgersi prontamente alla struttura che ha proceduto all’impianto.