Mio padre, 71 anni, è stato operato a seguito del seguente referto di clisma tac:stenosi serrata di probabile natura produttiva a livello della giunsione retto sigma con infiltrazione vescicale e alcune formazioni nodulari epatiche riferibili in prima ipotesi a secondarietà di cui la maggiori di 4,5 cm al lobo destro. il giorno 18 ottobre scorso è stato operato con reperto intraoperatorio di neoplasia stenosante il sigma, infiltrante un'ansa ileale, la parete addominale e la vescica, metastasi epatica (4,5 cm sul segmento VII) e voluminose linfadenopatie lungo l'arteria mesenterica inferiore.E' stato per tanto sottoposto a resezione anteriore il sigma con ricanalizzazione con colon retto anastomosi, resezione parziale del tenue e resezione della cupola vescicale. L'esame istologico riporta i seguenti fattori prognostici sec. Jass:limitazione della invasione alla parete intestinale: NO-score 1 crescita di tipo infiltrativo : score 1 numero linfonodi con metastasi: 9 score 2 infiltrazione linfocitaria cospicua: NO- score 1 Score totale: 5 - gruppo IV Classificazione di DUKES (Mod. Aster e Coller): C2 DIAGNOSI:adenocarcinoma del grosso intestino con plurime metastasi in linfonodi loco-regionali. UICC- pT3/G3/N2 A breve si sottopporà a cicli di chemio per ridurre le metastasi al fegato ed essere nuovamente operato.
Che possibilità di guarigione ci sono?
Risposta del medico
Paginemediche
Con i nuovi farmaci si sta rendendo concreta la possibilità, anche per questa tipologia di pazienti, la possibilità di lunghe sopravvivenze / guarigioni, anche se ancora in una percentuale bassa