Salve gentili dottori volevo chiedervi cosa comporta la prostatite cronica a lungo andare associata ad epididemite dato che non sono tranquillo per niente? Se avessi avuto 70 anni potevo capire ma a 26 è un'altra cosa. Scustami saluti
La invitiamo ad evitare di ripertere l'inoltro di più richieste di consulto inerenti lo stesso probelma, cosa che non le porta alcun vantaggio e tende ad appesantire inutilmente il nostro sistema. Come lei probabilmente ha già inteso, per i disturbi prostatici a lungo decorso del giovane, una volta escluse le altre possibili cause, non esiste oggi una terapia certamente efficace. Insistere con gli antibiotici è perlopiù controproducente, limitatamente alle fasi di disturbo più intenso è opportuna la somministrazione di anti-infiammatori. Il ruolo degli integratori alimentari (serenoa repens, ecc.) è piuttosto vago, poiché si tratta di sostanze pensate per alleviare i sintomi dell'ingrossamento prostatico dell'età matura, ovvero una situazione completamente diversa. In queste situazioni, d'ogni modo, più che la somministrazione di farmaci, sono indispensabili le attenzioni allo stule di vita, che deve essere globalmente improntato ad una ragionevole regolarità, sotto ogni punto di vista (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale). anche se comunque è ben difficile giungere ad una soluzione completa e definitiva, solo in questo modo si può pensare di andare incontro a lunghi periodi di relativo benessere.