Salve dottori, sono un ragazzo di 20 anni che da circa settembre scorso sta passando moltissimi guai, la storia e lunga quindi cercherò di abbreviare e arrivare direttamente alla situazione attuale con uno schema di ciò che accadde:
-Sintomi Settembre, Ottobre, Novembre= dolori acuti discontinui in zona rettale, forte senso di fastidio in tutto il retto ( difficoltà a dormire per quanto fastidioso) , colore del glande biancastro, color platino.
-Sintomi Novembre, Dicembre = Spariti in quasi totalità i dolori acuti, rimasto forte senso di fastidio, comparsa totalmente casuale di ritenzione urinaria con bruciore durante la minzione, e un forte senso di fastidio al basso addome, come se avessi la vescica piena ma in realtà non dovevo urinare ( la prima notte che comparve sono stato con il fastidio forte all'addome unito a quello del retto simultaneamente, è stato un incubo.) glande ancora platinato
-Sintomi Gennaio, Oggi = Senso di fastidio al retto quasi del tutto scomparso, solo qualche prurito e sensazione di peso minima, Rimasto ancora forte invece il fastidio al basso addome con delle volte fitte di dolore discontinue molto fulminee, glande ancora platinato. Da allora è iniziato il periodo dei milioni di euro in visite e medicine, passando da 2 urologi 2 proctologi e 1 allergologo e una marea di esami tra cui sangue, urine, sperma, feci, e ecografie.
Questi sono i risultati = -primo urologo consultato verso metà settembre principalmente per il glande platino: diagnosticata balanopostite e piccola ragade anale, farò un mesetto di cura con lui prendendo di tutto tra creme e soluzioni orali per il glande ( balanic,peonil, fisian, antrolin e altro che ora non mi viene ) per la ragade mi ha dato una sostanza da mettere tramite cannuccia che non ricordo.
risultato finale dopo la cura = all'ultima visita mi dice che ha fatto tutto il possibile ed è strano non passi, con lui ho finito e mi manda da un allergologo.
-Primo proctologo verso ottobre per controllare meglio la ragade: individuata oltre la ragade un piccolo prolasso penso di aver capito della mucosa, a loro detta non necessario di operazione, mi danno Levorag per via rettale e pervene per via orale
. -il risultato dell'ecografia all'addome è vescica regolare, prostata con regolare ecostruttura, lieve ipertrofia del lobo medio e diametro traverso nei limiti della norma 42mm ( avevo fatto la stessa ecografia 5 mesi prima iniziasse tutto per altri motivi, e la prostata era 37 mm, in 5 mesi circa è ingrossata di 5mm ) risultato esami del sangue tutto nella norma, feci negative, urine negative, ( qui sperma non l'avevo ancora fatto ) esame allergie positive ad alcuni alimenti.
-Secondo urologo verso novembre principalmente per la prostata: dolore alla palpazione tramite esplorazione rettale,mi da bactrim forte e prostamev integratore e mi fa fare esami urine sperma e tampone al glande per la balanopostite, partendo da una disagnosi di prostatite. torno con questi risultati: urinocolutra negativa, tampone positivo e sperma positivo, con una lista a tutte le cose a cui sono sensibile e praticamente sono sensibile a 14 cose su 15,(hanno tutti nomi strani tipo amikacin cefepime colistin ecc. ) mi da da dicembre a marzo ciprofloxacina e bactrim forte, per poi dirmi di rifare l'esame dello sperma, inoltre dice che l'infiammazione può essere stata causata dal prolasso e devo mettermi d'accordo con il chirurgo per correggerlo. nel mentre compaiono altri sintomi un po dovuti sicuramente all'ansia ma sono sicuro che ci sia anche altro: difficoltà erettive e libido insesistente.
-lascio un attimo la questione prostata/prolasso e vado per la balanopostite dall'allergologo a gennaio: del tutto inutile poichè mi dice che non esiste correlazione tra l'allergia e la mia infezione al glande che non passa, non mi visita neanche e fa solo il test delle allergie con gli spilli.
-Secondo proctologo: esplorazione rettale e credo anche abbia usato la telecamerina, ragade infiammata e rivisto il piccolo prolasso anche a sua detta non necessario di operazione, gli dico che mi ha mandato l'urologo per via della prostata e dice che non vi è alcuna correlazione tra il prolasso e l'infezione/infiammazione alla prostata. mi da altro pervene per l'infiammazione al retto. Situazione attuale: sto finendo la cura del secondo urolgo con bactrim per poi aspettare di fare l'altro esame e tornare a parlare con lui ( per ora il fastidio all'addome è ancora presente anche a quasi fine della cura ) e la balanopostite che è ancora li. nel mentre mi rendo conto che il primo urologo mi manda dall'allergologo per la balanopostite e l'allergologo mi manda via, il secondo urologo mi manda dal proctologo per la prostata e il proctologo mi manda via, a chi più devo credere? inutile dire la mia situazione mentale al momento, tra soldi che non posso spendere e tempo investito in ospedali.
Le mie domande finali sono queste: Può esserci correlazione tra prolasso e infezione alla prostata? i problemi alla prostata e al basso addome sono comparsi 1 mese dopo i fastidi acuti al retto, in un giorno dove il retto era molto dolente, e infatti mi sembra una coincidenza strana, può l'infiammazione al retto aver causato anche quella alla prostata vista la vicinanza? La prostata si " sgonfierà " una volta passata l'infezione? visto che 42mm non è sicuramente la sua dimensione naturale per me e per la mia età. Per la balanoposite ( comunque asintomatica al momento, se non qualche prurito ) dovrò fare tipo una biopsia per analizzare bene la pelle visto che non si trova cura? ( e mi avevano detto che era facile da curare....) inoltre la libido inesistente e le difficoltà erettive oltre all'infiammazione può essere peggiorata dai farmaci che sto prendendo? ( al momento bactrim e ciprofloxacina ) Sono un 20 enne con prolasso rettale, ragade anale, prostatite, balanopostite, libido uccisa, e nella prossima visita devo far controllare anche la curvatura del pene perchè ora che vedo mi sembra innaturale rispetto a come l'ho ricordavo prima e sospetto placche, in tutto questo le mie visite non mi sembrano utili. ora so com'è fatto l'inferno.
grazie mille per la pazienza e aver letto fin ora.
Premettiamo che, in una storia almeno apparentemente così complessa ed in cui sono già intevenuti vari Colleghi di specialità diverse, è impossibile esprimere un giudizio circostanziato a distanza, nell'impossibilità di una indispensabile valutazione diretta sia dal lato fisico che documentale. Possiamo unicamente esprimere alcune considerazioni generali. - I disturbi ano-rettali e quelli prostatici sono molto strettamente collegati, più che altro il primi influiscono sui secondi. Nel suo caso la ragade potrebbe essere stata la responsabile iniziale, considerata anche la cronologia nel presentarsi dei disturbi. Il collegamento fra retto e prostata è ovviamente legato alla assoluta prossimità anatomica, anche se non è così facile spiegare il passaggio di infiammazione ed eventuale infezione. - Le prostatiti batteriche (su base infettiva) sono tutto sommato rare e si manifestano con disturbi molto intensi e febbre. Solo in questi casi la terapia antibiotica è risolutiva. In tutti gli altri casi la componente infettiva è assente o sfuggente, buona parte delle spermiocolture portano risultati poco credibili, tant'è che questo esame viene fatto eseguire più che altro per abitudine, ma sta perdendo di credibilità. Le irritazioni / congestioni prostatiche non su base infettiva sono invece frequentissime, anche nei giovani, e ben si sà quanto siano difficili da curare, poiché soggette ad un gran numero di fattori (abitudini di vita, alimentazione, scarsa penetrazione nella prostata di qualsiasi farmaco, ecc.). Noi siamo tradizionalmente contrari alla somministrazione perlopiù empirica di antibiotici, per la abituale assenza di risultati, per il richio di indurre pericolose resistenze e per l'alterazione conseguente dlla funzione intestinale, spesso già alterata. - Uno dei sintomi più tipici dell'irritazione prostatica, non legati all'urinare, è la percezione di "fastidi" al glande, che talora possono essere erroneamente scambiati per una irritazione locale (balano-postite). Si tarta invece di una irritazione irradiata lungo l'uretra e percepita appunto al glande, doce invece non vi è alcuna reale alterazione. L'insistenza con cure locali non porta ovviamente ad alcun risultato.