Non sono un esperto di medicina sportiva e per altro Lei non mi precisa a che specialità si dedica nell’ambito dell’atletica leggera. Comunque consiglierei un po’ di prudenza e non svolgerei attività in qualche modo competitive, anche se la diagnosi non ha certamente un significato allarmante. Utili comunque periodici controlli (ogni uno-due anni) ecocardiografici per valutare la stabilità della situazione.