Carissimo studente, premetto che NON sono psichiatra, ma medico psicoterpeuta e farmacologo. Cmq, ti darò il mio parere. In effetti, la maggior differenza tra psichiatria e tutte le altre spec. mediche è nel metodo diagnostico. Ad. es., in med. generale la diagnosi si basa sui sintomi, ma anche su esami di lab, esami istologici, esami strumentali (da ECG a TAC).
Basta consultare il DSM, per vedere che psichiatria basa diagnosi solo sulla serie di sintomi riscontrati, e sulla loro permanenza. Però io non sono così drastico come l'illustre collega. 1- il fatto che OGGI non possiamo avere alcun riscontro "organico" di anomalie in pz. psicotici o depressi, non significa che non li potremo avere in futuro (es. le epilessie erano di pertinenza psichiatrica finchè non si è scoperta la patogenesi e la possibile diagnosi con EEG. Da molti anni sono pat, neurologiche).2- se non ci fosse nulla di organico, come spiegare l'efficacia di farmaci?.3- E' vero che si rischia di curare "comportamenti" definiti anomali solo su base socio-cuturale, ma la bussola che deve seguire sempre lo psichiatra è: il comp. è distonico? cioè, provoca sofferenza al pz.(dal panico all'isolamento sociale, ecc.) o no? Saluti.