Da quello che scrive sembra che lei abbia già in mente una risposta. Probabilmente chi le ha parlato di correlazione tra vuoto affettivo e consumo di dolciumi non ha del tutto sbagliato.
Anzi, le dirò di più: prenda come esempio la cioccolata, va ad incidere su di un neurotrasmettitore serotoninergico che stimola (diciamo così) il buon umore (certo, per avere effetti soddisfacenti bisognerebbe mangiarne grosse quantità). Il senso di vuoto o un piccolo calo depressivo capita a tutti noi in qualsiasi momento della nostra vita e dunque l'idea di poter ricorrere ad un cibo che vada (effetto placebo!?) a compensare quella disarmonia è un'abitudine abbastanza utilizzata da ogni individuo.
cordialità