Ho 65 anni e soffro da circa 12 mesi di un’eruzione cutanea sul pene, originariamente diagnosticata da un dermatologo come una specie di fungo dovuto al contatto con tessuti sintetici e/o ammorbidente e/o sudorazione eccessiva. Trattato senza successo con MICLAN, la diagnosi è poi virata - in seguito a mio suggerimento iniziale (sic) - su herpes, vista la somiglianza totale delle vescicole con quelle che (anni orsono, ora non più) a volte mi comparivano sulle labbra. Tali vescicole, dopo la formazione, scoppiano e producono piccole crosticine che - a volte, ma non sempre - lasciano dopo la guarigione un’area leggermente tumefatta. Lo tratto ora con VECTAVIR LABIALE con parziale successo (dico parziale perché le vescicole guariscono ma, più o meno, nello stesso lasso di tempo in cui guarivano senza nessuna applicazione di medicinali), oltre a qualche ciclo di IMMUNO SKIN (per combattere le basse difese immunitarie e/o stress). La cosa “strana” (oltre al fatto che comunque il problema non è stato debellato, perché si ripresenta a cadenze casuali) è che le vescicole vengono regolarmente preannunciate da un formicolio/fastidio lungo il bicipite posteriore (flessore) e lungo la fascia lata della gamba dx (raramente quella sx). Tale formicolio assomiglia ad una blanda scarica elettrica o, forse meglio, alla sensazione di fastidio che si prova accarezzando una cicatrice non troppo vecchia, e permane fino alla scomparsa del problema. Mi è stato ora prescritto un ciclo di ALAnerv AGE, appena iniziato. Mi chiedo quale dei due problemi sia il principale e/o quale possa essere la vera diagnosi, anche se sono consapevole del fatto che non esista una cura definitiva per debellare l’herpes (strano però il fatto che sia sparito totalmente per 20/30 anni dalle labbra… o no?). In attesa di un Vs. cortese parere, grazie.
L'herpes simplex per sua natura è recidivante. Le parestesie prima dell'eruzione cutanea sono nella norma. Come ha detto lei non esiste terapia defiitiva. Cordialità Corrado Quadrini