Cara signora, concordo con il suo oncologo sull'opportunità di attendre il risultato della FISH prima di stabilire il suo programma terapeutico. Non ho sufficienti informazioni sulla sua età e sul suo stato menopausale, nè conosco il valore dei suoi marcatori tumorali o l'eventuale presenza di invasione linfovascolare interno alla neoplasia. Tuttavia, se il risultato della FISH fosse negativo, in considerazione del basso Ki67 e della forte ormosensibilità, in assenza di malattia linfonodale, se la sua età è piuttosto matura e non ha meno di 35 anni, consiglierei oltre alla radioterapia a fasci esterni soltanto l'endocrinoterapia (a base di tamoxifene + soppressori ovarici se in pre-menopausa ed invece di inibitori dell'aromatasi se è in post-menopausa). AL contrario, se la FISH risultasse positiva sarebbe indiacata l'aggiunta della chemioterpia precauzionale ed a seguire radioterapia + endocrinoterpia e immunoterpia con trastuzumab. Non esistono attualmente indicazioni standard alla terapia con trastuzumab senza precendente chemioterapia.
Infine, nel caso in cui dovrà sottoporsi a chemioterapia il problema della lista di attesa per la radioterapia diverrebbe di secondo ordine, infatti la radioterpia seguirebbe al termine della chemioterapia e non le mancherebbe il tempo per organizzarsi. Consideri però che anche in questo caso andrebbe iniziata entro i sei mesi dall'intervento. Nel caso invece non sia necessaria la chemioterapia converrebbe inizare la radioterpia quanto prima: d'altra parte il suo è un problema molto diffuso che spesso trova soluzioni diverse in base alle possibilità di spostamento e alle prefrenze personali sul modo ed il luogo in cui ricevere le cure.
Cordiali saluti
Giorgia Garganese