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Esperto Risponde

Quadrantrectomia del QSE

Ai primi di gennaio sono stata sottoposta a quadrantectomia del QSE della mammella sinistra per carcinoma duttale infiltrante(G2).Stadiazione T1c. Esame istologico: letto peritumorale privo aree residue di carcinoma, linfonodo sentinella esente da metastasi, recettori estrogeni e progesterone 80%, , Ki-67 2%, P53 inferiore 1%, E-Cadherin +, Hercep-test ++-L'oncologo ha richiesto la metodica FISH per l'HER2 prima di decidere la terapia. Mi ha annunciato che consisterà nella radioterapia, nella terapia ormonale antiestrogeni ( tamoxifene ),chemioterapia e trastuzumab in caso di HER2 positivo. Vorrei avere un parere sulla mia situazione e sapere se il trastuzumab è efficace anche senza chemioterapia. Per quanto riguarda la radioterapia nella mia città c'è una lunga lista d'attesa, sono passati quasi 2 mesi dall'intervento e non so se posso ancora aspettare o è necessario andare fuori: i pareri del radioterapista e dell'oncologo sui tempi sono discordanti. Grazie,cordiali saluti
Risposta del medico
Dr. Giovanni Cavallo
Dr. Giovanni Cavallo
Cara signora, concordo con il suo oncologo sull'opportunità di attendre il risultato della FISH prima di stabilire il suo programma terapeutico. Non ho sufficienti informazioni sulla sua età e sul suo stato menopausale, nè conosco il valore dei suoi marcatori tumorali o l'eventuale presenza di invasione linfovascolare interno alla neoplasia. Tuttavia, se il risultato della FISH fosse negativo, in considerazione del basso Ki67 e della forte ormosensibilità, in assenza di malattia linfonodale, se la sua età è piuttosto matura e non ha meno di 35 anni, consiglierei oltre alla radioterapia a fasci esterni soltanto l'endocrinoterapia (a base di tamoxifene + soppressori ovarici se in pre-menopausa ed invece di inibitori dell'aromatasi se è in post-menopausa). AL contrario, se la FISH risultasse positiva sarebbe indiacata l'aggiunta della chemioterpia precauzionale ed a seguire radioterapia + endocrinoterpia e immunoterpia con trastuzumab. Non esistono attualmente indicazioni standard alla terapia con trastuzumab senza precendente chemioterapia. Infine, nel caso in cui dovrà sottoporsi a chemioterapia il problema della lista di attesa per la radioterapia diverrebbe di secondo ordine, infatti la radioterpia seguirebbe al termine della chemioterapia e non le mancherebbe il tempo per organizzarsi. Consideri però che anche in questo caso andrebbe iniziata entro i sei mesi dall'intervento. Nel caso invece non sia necessaria la chemioterapia converrebbe inizare la radioterpia quanto prima: d'altra parte il suo è un problema molto diffuso che spesso trova soluzioni diverse in base alle possibilità di spostamento e alle prefrenze personali sul modo ed il luogo in cui ricevere le cure. Cordiali saluti Giorgia Garganese
Risposto il: 28 Febbraio 2008