La causa di morte è legata spesso ad un evento acuto insorto in un contesto di malattia cronica. Nel caso specifico l'esame autoptico parla di una diffusa malattia ateroscerotica in paziente con ipertensione della arteria polmonare e conseguente cuore polmonare cronico. La dilatazione delle parti destre del cuore fa supporre una condizione di sofferenza cardiaca non recente. La presenza di stasi dei parenchimi da ulteriore spessore alla ipotesi. Un paziente in tale condizione di base può innescare un fenomeno acuto coagulativo di una arteria polmonare generando una trombosi acuta polmonare che decreta l'exitus. In questo caso, per la verità, però, mi sarei aspettato la descrizione di tale trombo in arteria polmonare. La aortosclerosi e l'arterioscelrosi renale fanno poi propendere per una ipertensione arteriosa sistemica che mal si associa alla presenza della già citata ipertensione arteriosa polmonare. C'è da considerare che ogni organo, in sostanza, lavora per e con altri organi e, pertanto, è più facile immaginare ad un deficit di concerto piuttosto che una malattia "solista" in un quadro del genere. Spero che possa essere stato di qualche aiuto, ma ancora di più spero che suo padre abbia avuto una morte rapida che abbia potuto, così, concedergli le minori sofferenze.