E’ difficile, se non impossibile, darle una risposta esauriente e precisa in merito al quesito che lei ci pone. Infatti mentre generici consigli dietetici possono essere forniti per la maggior parte delle patologie nonostante vadano sempre individualizzati, nelle colite è necessario ed indispensabile che essi siano personalizzati, essendo una patologia multiforme e con espressioni differenti da soggetto a soggetto. In linea di massima, si può comunque dire che la dieta per una colite si prefigge il recupero di un adeguato stato nutrizionale. Essa tende ad incrementare l'apporto di fibra idrosolubile, maggiormente indicata a normalizzare la motilità del colon senza irritare le mucose. E' necessaria l'analisi del sintomo cronico per l'individuazione di eventuali fattori psicologici (stress). In definitiva la
dieta dovrebbe essere normocalorica o lievemente ipercalorica se il soggetto si trova in sottopeso, costituita da piatti semplici, cibi ben cotti, frutta lontano dai pasti, meglio cotta, verdura cotta tritata o passata. Gli alimenti vietati sono: pane integrale, pasta integrale, zucchero, caffè, tè, molluschi, crostacei, spezie, frutta e verdura ricche di fibre indigeribili, legumi secchi interi, selvaggina, carni rosse e fibrose, bevande alcooliche, formaggi stagionati e fermentati, bibite o soft-drink, fritture, stufati, salse. La frequenza dei pasti consigliata è di 5 pasti giornalieri (prima colazione, spuntino, pranzo, spuntino, cena).