Lei solleva una questione molto delicata, difficilmente affrontabile in modo semplice. Comunque, provando a semplificare, 2 aspetti vanno considerati: una gravidanza in linea di massima tende a peggiorare la cardiomiopatia dilatativa perchè espone il cuore ad un lavoro maggiore e perchè alcuni dei farmaci più comunemente usati per combattere lo scompenso cardiaco vanno necessariamente sospesi perchè dannosi per il feto. Inoltre non va trascurata una documentata (ancorchè non del tutto nota) ereditarietà di alcune forme di cardiomiopatia dilatativa, per cui il problema che lei pone va affrontato con un Cardiologo esperto di cardiomiopatie dilatativa e con un consulente genetista. In linea di massima comunque la gravidanza va evitata.