Essenzialmente esistono due tipologie di intervento di colecistectomia, definite “a cielo aperto” e “a cielo chiuso”. Il primo tipo consiste nell’intervento tradizionale eseguito attraverso l’apertura chirurgica dell’addome e la successiva rimozione della colecisti. Il secondo tipo, che prende il nome di “colecistectomia per via laparoscopica” è oggi considerato il "trattamento di elezione", cioè quello preferito, nel trattamento delle patologie della colecisti. La via tradizionale a cielo aperto rimane riservata di principio ai pazienti con gravi patologie cardiorespiratorie e alle donne in gravidanza oltre il primo trimestre. Per via laparoscopica si ripetono, in grandi linee, i tempi operatori della colecistectomia tradizionale, con la differenza che le manovre chirurgiche vengono effettuate mediante lunghi strumenti inseriti attraverso apposite cannule a tenuta stagna (trocar), che a loro volta entrano in addome da tre piccole incisioni parietali (del diametro di 1-2 cm). L’intervento viene comunque eseguito in anestesia generale. Le complicazioni che possono far seguito a questi tipi di intervento sono comunque assai limitate.