Salve. Il mio fidanzato ha 32 anni ed è diabetico insulino-dipendente dall'età di 6 anni. Purtroppo per molti anni si è trascurato ed ora ha diverse complicanze, tra cui
Neuropatia demielinizzante agli arti inferiori e nefropatia, per il momento non abbastanza gravi da impedirgli una vita normale. Un anno fa ha avuto improvvisamente una diminuzione di sensibilità al lato destro del volto e alla mano destra. Al pronto soccorso gli hanno fatto una T.A.C. (risultata negativa), gli hanno misurato la pressione e la glicemia. Hanno detto che si trattava di una "parestesia". Il
Neurologo non ha saputo dare una diagnosi più precisa e gli ha prescritto prima il "Nicetile" e in seguito il "Dromos" e compresse di vitamina B6. Purtroppo non c'è stato nessun miglioramento e la
Parestesia non è scomparsa. In seguito si è pensato che dipendesse dall'ipertensione: infatti, anche se da alcuni anni prendeva il Triatec HCT5, la sua pressione è stata per molto tempo intorno a 160/90. Gli hanno prescritto un altro farmaco per l'ipertensione (Norvasc) e la pressione è scesa a valori normali, ma la parestesia è rimasta. In questi ultimi giorni, ha avuto un'ulteriore diminuzione della sensibilità solo sul lato destro del volto, da sotto la fronte alla bocca. Poco tempo fa ho sentito di un mio parente a cui, con gli stessi sintomi, era stata diagnosticata un'ischemia e con dei farmaci la situazione stava migliorando. E' possibile che il neurologo consultato dal mio ragazzo non abbia preso in considerazione l'ipotesi di un'ischemia? Se fosse stata proprio un'ischemia, è possibile curarla anche dopo un anno? Si può ottenere ancora qualche risultato? Vi ringrazio anticipatamente per un'eventuale risposta. Distinti saluti, Gilda L.