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Ripetere il controllo e diminuire di peso

Gent.mo dottore le chiedo un consulto in relazione ad un cambio di terapia per curare la patologia di mio padre (78 anni, peso 84.5 kg, h. 1,66). Nel 2005 questa era la sua anamnesi: ipertensione arteriosa da diversi anni (familiarità mamma deceduta per ictus), intolleranza glucidica, obesità, noto soffio cardiaco, episodi recidivanti di dispnea da sforzo moderato, epigastralgia, diaforesi ed astenia. Holter mostra frequenti extrasistoli sopraventricolari in coppia, tripletta o brevi salve di TPSV e frequenti extrasistoli ventricolari polimorfi e tardive, sporadicamente a coppie. Sincope e disturbi vista a dx dopo trauma cranico nel 1988. Pregresso ricovero per sindrome vertiginosa nel 1982. Cefalea più o meno fastidiosa quasi sempre persistente. Assume Tavor 1 mg la sera ormai da molti anni. Sempre nel 2005 alla visita: bradicardia sinusale con aritmia sinus. FC media 50 bpm, IVSx, turbe aspecifiche della ripolarizzazione. PA 170/80 resto non significativo. Si consiglia Rytmonorm 325 mg x 2/die e cardura 2mg/die. Inoltre la diagnosi dell'ecocardio: cardiopatia sclero-ipertensiva, moderata ipertrofia concentrica del Vsx con alterato rilasciamento e normale funsione sistolica (FE 63%), aortosclerosi, atriomegalia sinistra. Il 31.01.2006 ricovero al PS per iniziale SCC in cardiopatia ipertensiva con PA 190/90 fc 60 sat 02 98%aa dispnea prevalentemente notturna con episodi saltuari di peso precordiale. Campi polmonari normoespansi con accentuazione della trama peribroncovasale. Non evidenti alterazioni pleuroparenchimali in atto.Cardiomegalia. Aorta allungata e calcificata. Ili a morfologia vascolare accentuata. Seni costofrenici liberi. Ecg: bradicardia sinusale con occasionali complessi prematuri atriali. anormalità di ST . Gli viene somministrato Lasix 1 FL EV e viene sostituito il cardura con Triatec hct 5 mg 1 cp mattino, il Rytmonorm 2 vv al dì e se persiste dispnea Nitroderm TTS 10 1 dalle 20 alle 16. Dopo una settimana l' 08.02.2006 nuovo ricovero in PS per dispnea per piccolo sforzo fiato corto e dolore retrosternale intensità 4-5/10 non oppressivo. PV: PA 170/85 bpm, Sp02 98% in aa. Ecg: bradicadia sinusale con occasionali extrasistoli ventr., (onda p-0,1 mv in v1/v2) IVS con alterazioni della ripolarizzazione (voltaggi significativi + anomalie di ST/T). Ecg. sotto sforzo: prova da sforzo submassimale, non conclusiva - per alterazioni ST T basali: IVS sovraccarico capacità aerobica eccellente. Viene dimesso con nuova terapia: Triatec hct 5 5mg+25mg 0, norvasc 10 10 mg 0, lobivon 5mg 0. Durante quest'ultimo anno persiste l'affanno anche per sforzi modici e ci sono stati episodi improvvisi con sudorazione fredda, nausea, palpitazione e qualche dolorino al petto (angina pectoris?) dai quali si è ripreso poi spontaneamente senza somministrazione di farmaci. Ultima visita di controllo in dd 07/02/2007: la diagnosi non cambia, al momento della visita nessun sintomo cardiovascolare degno di nota e buona tolleranza allo sforzo. PA 170/100 Ecg ritmo sinusale e conduzione e ripolarizzazione nei limiti di norma. Cambio terapia, sostituire tutto con: APROVEL 300 MG 1 CP AL MATTINO- CARDURA 2MG 1 CP ALLA SERA SE PAO ELEVATA. Ora mi chiedo visto che mio padre non è un tipo proprio tranquillo e che le sue attività fisiche sono tutt'altro che esenti da sforzo e visto l'affanno che persiste qual'è il suo parere su questa nuova terapia? Grazie infinite.
Risposta del medico
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Il problema della dispnea nel caso di suo padre ha verosimilmente una duplice origine: 1) l’importante sovrappeso che causa una ridotta escursione del diaframma con ostacolo alla respirazione (non dice nulla inoltre riguardo al fumo), 2) la cardiopatia ipertensiva con una aumentata rigidita’ delle pareti del cuore e valori pressori ancora troppo elevati (quasi sempre mi sembra di capire circa 170/90-100 mmHg). La terapia piu’ bilanciata mi sembrava quella con TRIATEC HCT, LOBIVON e NORVASC anche se forse ancora non sufficiente per controllare i valori pressori mentre non mi pare corretto l’ultimo consiglio terapeutico. Comunque e’ importante che abbia una persona di fiducia che lo segua senza continuare a cambiare specialista. Come suggerimento le direi a) ripetere un controllo ecocardiografico in un laboratorio attrezzato perche’ si ottengono molte informazioni importanti per guidare la terapia, b) deve esserci un calo di peso altrimenti nessuna terapia potra’ farlo respirare meglio
Risposto il: 28 Febbraio 2007