Il rischio è limitato alle protesi meccaniche e la motivazione è che il carbonio pirolitico che riveste la struttura metallica per quanto renda la protesi compatibile con il sangue (che riconoscendola come estranea tenderebbe a costituire coaguli sulla superficie) non azzera il rischio. Per questo bisogna mantenere il sangue maggiormente fluido, particolarmente nei soggetti fibrillanti o con disfunzione della pompa cardiaca.