Salve, scrivo qui in quanto la mia situazione non è più sopportabile. Sono alto 1.86 e pesavo, di norma, 65kg. Domani farò una ecografia all'addome. Non saprei da dove cominciare, quindi inizio delineando la situazione attuale. Oggi, in data 19/08, ho compiuto 23 anni. L'ultima volta che ho messo piede fuori di casa è stato in data 07/07, per andare al mare, il mio primo giorno. Dopo 20 minuti di auto, appena arrivati, ho incomiciato ad avvertire un profondo senso di nausea e spossatezza, ed un urgente bisogno di andare in bagno, i dolori ricordavano tutti quelli di una diarrea. In auto non ho usato aria condizionata. Dopo essere rimasti appartati nella pineta in attesa di un miglioramento, dopo due ore la situazione non è cambiata. Ho vomitato ciò che avevo mangiato a pranzo e siamo ritornati a casa. Erano le 15 quando siamo arrivati a mare, alle 17 sono ripartito senza aver messo piede in spiaggia. Nei 5 giorni successivi sono rimasto a casa, a letto, senza riuscire a mangiare nulla di diverso dalla frutta. Qualsiasi altra cosa mi provocava nausea. Dopo 10 giorni dall'episodio di quasi collasso, avevo perso esattamente 10kg. Dal mio 65kg stabili sono arrivato a pesare 55kg. Da lì, con i miei genitori, abbiamo optato per andare in ospedale, dove riferito il mio digiuno da 5 giorni a quella parte, mi hanno fatto attendere 3 ore e mezzo in sala d'attesa del pronto soccorso. Prossimo ad un altro collasso, mio padre decide di portarmi in gastoenterologia in quanto in serata, avremmo comunque avuto un appuntamento privato dal primario di gastoenterologia. Decide di ricevermi comunque e mi prescrive SAMYR 400Mg 60gg, Levopraid 60gg, LUCEN 60gg. Ogni compressa andava presa 2 volte al giorno. Dopo 15 giorni di terapia i sintomi sembravano essersi attenuati, così intorno alle 18 di pomeriggio, approfitto di un po' di fresco per uscire in auto, ma dopo 20 minuti sono costretto a tornare a casa a causa di fortissime fitte addominali, identiche a quelle della giornata di mare. Da allora non ho notato miglioramenti. I sintomi che avverto quotidianamente sono: spossatezza, nausea perenne, rumori nella zona destra dell'addome (tra l'ombelico e la zona inguinale) successivi ai pasti, debolezza e senso di assenza, impossibilità di concentrarmi in qualsiasi cosa, costante areofagia (aria espulsa sia tramite rutti che tramite flautolenze), senso di apnea (a volte mi ritrovo così tanto assorto da smettere di respirare) Chiarito questo quadro, che da ormai 40 giorni mi tiene inchiodato a casa e più precisamente a letto, c'è un sintomo che non riesco a spiegarmi. Appena metto piede fuori di casa e prendo un po' di luce solare a diretto contatto con la pelle, avverto tutti questi sintomi assieme. Ma la cosa più strana è che le feci sembri si liquefacciano o ammorbidiscano di consistenza non appena io sono esposto al calore. A fare da background a questa situazione ci sono: - Leucemia linfoblastica a 3 anni, guarita con chemioterapia in 12 mesi, dichiarato completamente guarito. - Due pneumotoraci spontanei, prima a destra e poi a sinistra, all'età di 16 e 17 anni, curati con drenaggio (no operazione) - Alimentazione priva di verdure da almeno 13 anni a questa parte. - Depressione ansiosa diagnosticata a 17 anni, ho lasciato il liceo scientifico a metà del quinto superiore (dicembre 2013) dopo un debito in matematica ed una relazione amorosa della durata di 3 mesi, che però mi devastò. Lavoro da gennaio 2013 a luglio 2013, a Settembre 2013 mi reiscrivo allo stesso liceo e concludo il mio percorso di studi. Lavoro nuovamente da settembre 2014 a settembre 2016. A settembre 2016 decido di intraprendere il percorso universitario ma abbandono a gennaio 2017. Da allora non ho più fatto nulla, tranne che star male per la perdita di entrambi i nonni (cosa per cui ho sofferto relativamente poco) e per la perdita del mio cane (avvenimento che mi ha lacerato) - Inizio a fumare ad agosto 2013, appena compiuti 18 anni, fino a quando non mi sono sentito male un mese fa a mare. (5/6 sigarette al giorno, di media). In questi 5 anni ho fumato cannabis più o meno quotidianamente, inizialmente acquistandola, poi autoproducendola in segreto, in quanto figlio di una famiglia proibizionista. La utilizzavo per avere un senso di distensione psicologica, dato che le costanti sedute da 9 psicologi diversi non hanno fatto alcun effetto, sembravano chiacchierate di due amici al bar davanti ad un caffè. Non volendo entrare nel giro degli psicofarmaci, ho deciso di ''curarmi'' utilizzando la cannabis, pienamente consapevole di attenuare i miei problemi, mai di risolverli. Mi aiutava a non pensarci, ho sempre sofferto di overthinking. Pochi mesi fa, comunque, vengo fermato alla guida in possesso della mia ''dose gironaliera'', mi vien fatto un articolo 75 e da lì ho smesso. Non ho avuto crisi di astinenza o particolare voglia di riprendere la sostanza in mano, soprattutto per paura delle conseguenze di un secondo fermo. L'assenza di astinenza mi è sembrata particolarmente strana dato l'uso e l'abuso che avevo fatto di questa sostanza, soprattutto guardando agli altri consumatori più o meno abituali. Ho giustificato il tutto con una mia maggiore forza di volontà e di autocontrollo, senza farmi troppi problemi, in barba a chiunque mi accusasse di esserne schiavo. Nell'ultimo anno, comunque, da agosto 2017 non sono quasi più uscito di casa nelle ore diurne, ho spostato il mio orologio biologico negli orari notturni. Questi gli accertamenti che ho fatto fino ad ora: - Analisi del sangue generali - valori ok - Analisi delle urine: tutto ok, ma mi hanno chiesto urinocoltura perchè rilevate tracce di sangue - Urinocoltura: tutto ok - Radiografia del tratto esofago - stomaco (richiesta dal gastroenterologo in sede ospedaliera): tutto ok + Domani farò una ecografia all'addome Quello che sospetto io stia vivendo è: - Possibile celiachia? Non sono state richieste analisi specifiche, ma i sintomi sono molto simili - Carenza di vitamine B / D, sintetizzate con l'esposizione diretta alla luce del sole - Stato di depersonalizzazione / depressione, in seguito ad uso di marijuana + lutto per la perdita del cane, dopotutto si dice che lo stomaco sia un secondo cervello. C'è da dire però che con l'assunzione di marijuana non avevo alcun sintomo a livello addominale, con il fumo di sigaretta avvertivo da sempre dei rumori - Colon irritabile / tumore a qualcosa? Mi scuso nuovamente per il papiro, ma avevo bisogno di esprimere tutto.
Per la celiachia deve sentire il gastroenterologo credo che i sintomi dipendano molto dalla depressione e da uno stato di ansia, Le suggerisco visita psichiatrica con percorso psicoterapeutico