Buongiorno, ho 28 anni e in seguito a sollevamento pesi di medio/grande entità e di sforzi prolungati nel tempo mi ritrovo a bloccarmi con la schiena in maniera sempre più frequente e per periodi di tempo sempre più lunghi. Ho fatto due mesi di fisioterapia di rieducazione posturale e idrokinesi, la situazione in un primo momento si è stabilizzata per poi tornare ad essere altalenante come prima. Sto cercando di capire se un intervento chirurgico può risolvere la mia situazione, se si quali sono i rischi, e se dopo di questa posso tornare a vivere una vita normale, diversamente vi chiedo quale è secondo voi il modo migliore di intervenire. Vi ringrazio in anticipo per ogni vostra risposta.
Di seguito il referto della risonanza: Sequenze eseguite: Sagittali FSE T2, SE T1, FSE IR. Assiali FSE T2, SE T1. E' sospettabile anomalia di differenziazione del rachide al passaggio lombosacrale per probabile sacralizzazione di L5 con spazio intersomatico L5-S1 pressochè virtuale ed aspetto atresico del disco intersomatico. Il disco intersomatico L4-L5 mostra segnale inomogeneamente ipointenso in T2 per fenomeni di disidratazione-degenerazione e presenza di bulging posteriore associato ad ernia mediana che impegna lo spazio subaracnoideo anteriore ed impronta il profilo ventrale del sacco durale. In L4 -L5 il bulging posteriore mostra altresì salienza dei profili postero-laterali con condizioni di potenziale conflitto con le radici di L4 d'ambo i lati. Il disco intersomatico L3-L4 mostra bulging posteriore con salienza mediana con impronta sul profilo anteriore del sacco durale senza evidenti significativi segni di conflitto disco-radicolare. Il disco intersomatico L2-L3 mostra segnale inomogeneamente ipointenso in T2 per fenomeni di disidratazione -degenerazione e presenta bulging posteriore con impronta sul profilo anteriore del sacco durale senza evidenti significativi segni di conflitto dico-radicolare. Non si apprezzano significative alterazioni del profilo posteriore dei dischi intersomatici D11-D12, D12-L1 e L1-L2. Il canale spinale mostra ampiezza nella norma. Regolare appare l'intensità di segnale della porzione visualizzabile del cono midollare e delle radici della cauda equina. Non crolli somatici dei corpi vertebrali lombari che mostrano altezza regolare e muro posteriore normoallineato. R.A.: sulle limitanti somatiche delle ultime dorsali e delle vertebre lombari sono apprezzabili piccole incisure scodelliformi riferibili ad ernie intraspongiose di Schmorl.
I dischi tra L2 e L5 sono disidratati per degenerazione; si associano piccole ernie intraspongiose del passaggio dorso-lombare. Il quadro descritto è abbastanza tipico dei una colonna cronicamente sovraccaricata. A 27 anni è eccessivo. Non esiste intervento chirurgico di sorta. I dischi sono degenerati e tali resteranno, purtroppo.
La situazione clinica (i sintomi) può essere migliorata riducendo o cessando del tutto il sovraccarico, che nel caso consiste in "sollevamento pesi di medio/grande entità e di sforzi prolungati nel tempo". Continuando gli sforzi, progrediranno le degeenrazioni, estendendosi anche agli altri livelli discali. In sostanza, suggeriamo di cambiare tipo di attività fisica, passando a qualcosa che non gravi la colonna, come il nuoto