SALVE A TUTTI. HO 61 ANNI E CIRCA 6 MESI FA HO AVUTO UN'
Ischemia CEREBRALE DI TIPO EMORRAGICO. DOPO ESSERE STATO RICOVERATO HO FATTO SUCCESSIVAMENTE VARI CONTROLLI FRA I QUALI ALCUNE RISONANANZE PER VEDERE SE TUTTO STAVA CICATRIZZANDOSI. PERO', SECONDO IL NEUROLOGO, LA COSA VA PER LE LUNGHE CIOE' LE RISONANZE PRESENTANO SEMPRE SFRANGIATURE LEGGERE EMORRAGICHE PER CUI IL
Neurologo MI HA FATTO FARE UN ULTIMO ESAME CIOE' L'ECO TRANSESOFAGEO AL
Cuore (PREMETTO CHE TUTTO IL RESTO COME ESAMI ANDAVA BENE CIOE': ECG ECO NORMALE , MICROEMBOLI CEREBRALI ECC) DA CUI E' RISULTATO UN FORAME TRA ATRIO DX E SINISTRO DEL CUORE CHE MI HA CONSIGLIATO DI COPRIRE CON UN PICCOLO INTERVENTO CHIAMATO A DOPPIO OMBRELLINO. LA MIA DOMANDA E' QUESTA: SONO PERPLESSO E VOGLIO UN VS PARERE. ALLA MIA ETA' CORRO DEI RISCHI? SE FARO' L'INTERVENTO DOVRO' POI CONTINUARE A PRENDERE FARMACI COME IL CARDIRENE PRESCRITTOMI DOPO L'ISCHEMIA? PUO' ESSERE STATA QUESTA LA CAUSA DELL'ISCHEMIA O ALTRO? SONO PIUTTOSTO PREOCCUPATO E NON SO PIU' A CHI CHIEDERE CONSIGLIO. GRAZIE.