Salve, da fine gennaio ho un problema che non mi fa più vivere serenamente. Tutto è iniziato con una cura di ferro per una piccola carenza di ferritina. I primi giorni di cura il mio stomaco lo rigettava: ho iniziato ad avere bruciori, gonfiore, nausea. Il medico curante mi diceva che sicuramente è un'influenza intestinale e che sarebbe passata e che il ferro non era la causa. Ma dopo dieci giorni i sintomi erano sempre presenti e così dopo aver cambiato due tipi di ferro ho deciso di interrompere pensando che tutto tornasse alla normalità e invece la mia vità è cambiata. Ogni giorno convivo con una rigidità addominale che mi blocca il respiro (come se qualcuno premesse sulla bocca dello stomaco). La sensazione è come di avere una panciera che non mi permette di respirare o di piegarmi. Una tensione all'addome fastidiosa. Sono un ragazzo magrissimo e la mia pancia è sempre più gonfia, ho preso più di una taglia. Ho sempre afte in bocca ed emicrania e un senso di prurito sul corpo. Prima di gennaio non avevo nessuno di questi sintomi. Sapevo di avere una piccola ernia jatalae che non ha mai creato alcun tipo di problema e dalla gastroscopia che ho fatto è sempre lì e non è peggiorata. Il gastroenterologo mi ha prescritto una cura di peptazol, Peridon, Simecrin e fermenti lattici che ho fatto per più di un mese senza alcun beneficio. Ho fatto le analisi delle feci risulate negative al sangue occulto. Non so più a chi devo rivolgermi. Potrei essere allergico a qualcosa? Il ferro può aver scaturito nel mio organismo una reazione allergica anche se il mio medico curate afferma di no? Potrei avere un'allergia al nichel o al lattosio o comunque a qualche alimento? Datemi un consiglio su come devo muovermi