Salve dottore sono Claudio è ho 46 anni le racconto brevemente la mia storia.
Sono un ex-fumatore, iperteso e dislipidemico, affetto da cardiopatia ischemica: pregresso BPAC nel 2002(AMIS su IVA e safena su CDx) per malattia coronarica bivasale; nel 2003, in deguito alla ripresa di angina da sforzo, ho eseguito controllo coronarografico con evidenza di AMIS su IVA pervio (IVA con
Stenosi del 65% al tratto medio), stenosi critica dell'anastomesi graft venoso su IVP trattata con PTCA + stent (CDx prossimale con stenosi critica ed occlusione del tratto distale).
In considerazione dell'riapparire di attacchi anginosi, vista la mia storia. si è proceduto a coronarografia di controllo (06-12-2004) che ha mostrato un quadro angiografico della coronaria sinistra invariato, graft venoso pervio con restenosi nella sede dell'impianto dello stent a livello dell'
Anastomosi su IVP-PL, trattata con PTCA (kissing ballon)intrastent con buon risultato angiografico finale.
Terapia consigliata:
SELOKEN 100 2 al di
TORVAST 40 1 al di
ESKIM 1 al di
ascriptin 1/2 al di
coral 30 1 al di
antra 20 1 al di
PLAVIX 1 al di per un mese
Deltacortene 25 mg con il seguente schema terapeutico: 2 cp dopo pranzo e 2 cp dopo cena per 10 gg, 1 cp dopo pranzo e 1 cp dopo cena per 20 gg, e infine 1 cp dopo pranzo per 10 gg.
Ora la mia domanda è questa, a cosa mi serve la cura di cortisone? Il continuare a fare coronarografie può compromettere l'arteria femorale?
la ringrazio per la sua cortese attenzione, con l'occasione le auguro un felice Natale 2004
saluti Claudio.