Salve dottore, sono un biologo di Roma e vorrei porre alla sua attenzione il caso di mio nonno di 82 anni con un carcinoma della prostata scarsamente differenziato. Mio nonno attualmente è in cura con casodex 50 ed enantone ogni 3 mesi; purtroppo non può effettuare la radioterapia a causa di un ematoma al livello prostatico. Le ultime analisi di controllo sono state piuttosto buone: Emocromo e formula leucocitaria nella norma, azotemia e creatinina normali come anche
Transaminasi e GGT. Il
Calcio ematico è nei limiti e cosi anche il PSA che sta a 0,07 (tre mesi fa era a 0,06 e 6 mesi fa a 0,08). L'unica alterazione riguarda la
Fosfatasi alcalina che è a 272,2 (il range di valori normali va da 94 a 266) anche se quella fatta a gennaio era 265 quindi una differenza esigua rispetto a quella attuale. Inoltre a gennaio di quest'anno ha effettuato una scintigrafia ossea total body risultata negativa e successivamente una risonanza della colonna per dei problemi alle gambe ma anch'essa risultata negativa per quanto concerne eventuali metastasi. Ora vorrei chiederle 2 cose: il lieve aumento della fosfatasi può essere secondo lei sinonimo di eventuale metastatizzazione? Deve ripetere la scintigrafia? L'urologo dato il basso e stabile valore di PSA ha detto che la cura ormonale può essere momentaneamente sospesa e così mio nonno ha fatto. Secondo lei è corretto soprattutto ora che deve fare l'iniezione di Enantone? Grazie dottore per la sua attenzione e spero di essermi spiegato al meglio. Nel frattempo le invio i miei saluti e le auguro un buon lavoro. Emanuele.