Un recente documento dell’AHA (una delle più importanti associazioni di Cardiologi Americani) non prevede più la profilassi dell’endocardite in questi casi. Al riguardo mancano evidenze scientifiche convincenti sull’utilità di tale procedura nel caso da lei descritto. Ciò nonostante la profilassi dell’endocardite batterica è stata consigliata per decenni ed è tutt’ora di comune utilizzo; in caso di vaccinazione non deve comunque essere eseguita.