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Esperto Risponde

Salve, ho 24 anni e dall eta' di 16 anni circa

Salve, ho 24 anni e dall eta' di 16 anni circa soffro di tachicardia parossistica sopraventricolare, la quale mi e' stata diagnosticata solo un anno e mezzo fa tramite ECG. Col passare degli anni gli episodi tachicardici si sono prolungati, inizialmente minuti, mentre gli ultimi duravano fino a 2 ore e mezza. La ferquenza del battito e' di 180-190. Gli episodi comparivano a distanza di mesi. Alle volte ogni 2 -3 mesi alle volte con intervalli molto piu lunghi di benessere. Dopo la diagnosi ho eseguito un primo studio elettrofisiologico con ablazione, ma nn e' stata possibile la ablazione effetiva della via anomala in quanto troppo vicina all Hisse. In seguito , nonostante sotto trattamento con verapamil, si sono ripresentate crisi e ad una di queste sono stata risottoposta ad uno studio elettrofisiologico e ablazione dimostartaosi ugualmente fallimentare. In seguito ho deciso di rivolgermi ad un altro istituto, in particolare quello aritmologico di Pavia, dove ho subito il mio terzo studio elettrofisiologico e ablazione durato circa 7 ore. A distanza di alcuni mesi, durante i quali nn ero sotto Terapia medica di alcun genere, le crisi si sono ripresentate semprea 180-190 bt e della durata superiorea 1 ora per cui mi recavo all ospedale dove dopo iniezione endovenosa di Verapamil o altri farmaci la crisi regrediva, anche se a volte persisteva fino all'iniezione di dosi maggiori di farmaco.
Attualmente sono in terapia con isoptin da 120mg due volte al giorno, nonostane cio' si sono ripresentate crisi di circa 15 min mezz'ora, regredite spontaneamente e a distanza l una dallaltra di alcuni mesi.
Il mio medico di Pavia mi ha consigliato di fare un ultimo tentativo con un ablazione con catetere a freddo per cercare di avvicinarsi maggiormente all'hisse. La mia domanda e': nn ha forse peggiorato la mia condizione il ripetersi di queste ablazioni all'interno di meno di un anno? precedentemente nn ero sottoposta a terapia medica con verapamil e gli episodi erano meno frequenti, ora nn credo potrei avere un aqualita' di vita normale senza assumere i farmaci in quanto le tachicardie si presentavano ogni settimana prima che ripristinassi la terapia medica. In piu il mio medico mi ha detto che nel caso fossi in incinta il verapamil avrebbe degli EFFETTI COLLATERALI. Lei cosa ne pensa?
Puo' rispondermi anche in maniera piu specifica, anche se so che avrebbe bisogno di maggiori dettagli, in quanto sono laureata in medicina e chirurgia e comprendo la materia. Grazie
Risposta del medico
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Data la frequenza delle crisi di TPSV varrebbe la pena di tentare un'ulteriore ablazione come le è stato consigliato. Dal momento che non ci sono soluzioni che non abbiano svantaggi, ne parli con calma con il cardiologo di Pavia e decida con lui, soppesando rischi e benefici delle alternative, cosa sia meglio per lei.
Risposto il: 09 Maggio 2005