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Salve, ho 36 anni, maschio, alto 175 cm, peso 91

Salve, ho 36 anni, maschio, alto 175 cm, peso 91 Kg. Da circa tre mesi avverto, saltuariamente, poco dopo aver pranzato, una accentuata tachicardia (140-150 battiti/min.) anche se la Pressione sanguigna risulta nella norma. Per il mio medico il problema potrebbe essere di origine alimentare. Di conseguenza ho già effettuato Ecografia addominale dalla quale non è risultato nulla di anomalo. Visto che in passato ho sofferto di Ernia iatale, è possibile che questa si sia ripresentata causando così questo disturbo che si presenta solo dopo pranzo? E se così non è, quali altre cause possono essere responsabili del sintomo? Grazie per l'attenzione.
Risposta del medico
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Per rispondere alla Sua domanda bisognerebbe innanzitutto capire di che tachicardia si tratta. A tal fine potrebbe essere utile un esame Holter; comunque, se il battito cardiaco aumenta in maniera graduale ed altrettanto gradualmente la frequenza cardiaca si riduce è più probabile trattarsi di una tachicardia sinusale (cioè di una accelerazione di un normale battito cardiaco); in alternativa se l’incremento della frequenza è repentino (ad esempio il Suo battito passa improvvisamente da 60 a 140 battiti al minuto) allora è più probabile trattarsi una tachicardia sopraventricolare (atriale, da rientro nodale, etc). Nel primo caso non è in genere presente nessuna cardiopatia per cui bisogna correggere i fattori scatenanti (ad esempio uno stimolo digestivo proveniente da una patologia del giunto gastro-esofageo, quale l’ernia jatale). Nel secondo caso è utile una valutazione cardiologica. Un’altra spiegazione (forse la più probabile) per il Suo disturbo potrebbe essere il fatto che la vasodilatazione indotta dalla digestione causa, in maniera riflessa una tachicardia: questo è il modo in cui un cuore di dimensioni normali mantiene una adeguata pressione in presenza di una ridotta resistenza vasale e di una massa corporea aumentata. Considerando la sua taglia corporea, penso che sia comunque indicato un calo di peso, che sarebbe benefico anche per ridurre i disturbi indotti dall’ernia iatale.
Risposto il: 19 Maggio 2004