Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Salve ho 46 anni e dall'inizio dell'anno ho

Salve ho 46 anni e dall'inizio dell'anno ho iniziato ad avvertire un fastidio al gluteo quando mi sedevo. Pensavo andasse via da solo ma mi sbagliavo. Il dolore si è esteso a tutta la gamba e fino al piede. La notte non dormivo più tanto era il bruciore e...insomma mi sono deciso ad andare da un ortopedico che mi ha fatto fare 10 gg di flebo (1/2 bentelan e 1/2 nicetile + toradol) la situazione ovviamente migliorava nell'arco della giornata ma la notte tornava l'incubo. La RMN eseguita ha svelato:- Ernia L4-L5 che contatta tasca radicolare L5 e impronta lievemente il sacco durale;- piccola ernia L5-S1 mediana che contatta il sacco durale;- minima protusione L3-L4.A questo punto decidevo il 1 febbraio di sottopormi alla chirurgia non invasiva del laser percutaneo PLDD dove mi veniva polvarizzata una piccola parte del nucleo del disco.Dopo 1mese e mezzo praticamente di letto i miglioramenti c'erano anche se minimi. Non avevo assunto antiinfiammatori ed andavo avanti con la tachipirina 1000, però non potevo sedermi ed anche stare a letto era abbastanza complicato. Intanto la mia gamba presentava sempre un deficit all'alluce del piede (perdita di forza), avevo perso 5 kg ed il quadricipite sx era diventato un bastoncino (atrofia).A questo punto il neurologo mi prescriveva un ciclo di 9 bentelan + fisioterapia. Miglioravo tanto da iniziare a fare lunghe passeggiate (2-3 km) con lieve dolore. Il fisioterapista prima iniziava con la elettrostimolazione poi con la tecar ed infine con il tapis roulan inserendo anche la corsa (??).La mia situazione a quel punto peggiorava nuovamente ed i bruciori si ripresentarono quasi come quelli iniziali (prima del laser).A questo punto il neurologo pochi giorni fa (15 aprile) mi richiedeva (preoccupato) una Risonanza con contrasto dalla quale è emerso:- L4-L5 conferma ernia espulsa in sede paramediana lat. sx con impegno recesso lat. e riduzione in ampiezza forame di coniugazione omolaterale con contatto emergenza L5 e porzione intraforaminale L4.A questo punto mi hanno detto che tra la prima e la seconda RMN si è staccato un pezzo di ernia (espulso) e quindo il neurologo ha dato la colpa al fisioterapista (la corsa e la tecar non erano indicati). Mi ha detto che paraddosalmente può essere ora più semplice che il pezzo espulso, che ora preme sul nervo causando l'atroce dolore, si riassorba col tempo. Mi ha detto di aspettare un altro mese altrimenti dovrò sottopormi all'intervento. Un altro neurologo è assolutamente contrario all'intervento perchè a parte il deficit all'alluce posso alzare la gamba a 90 gradi e camminare sui talloni e sulle punte. il pezzo si riassorbirà col tempo e mi ha prescritto Lyrica per 4-5 mesi (dosi ad aumentare) e voltaren a giorni alterni per una decina di giorni.Io non so più che fare, ognuno dice la sua, il dolore è forte,manco dall'ufficio da quasi 90 giorni e non esco di casa, mi sembra di stare agli arresti domiciliari. Non ho più la mia vita, mi alzo dal letto per max 1 ora e poi mi devo sdraiare di nuovo. Sono demoralizzato e non vedo la fine dell'incubo.Cosa devo fare? Aspettare o intervenire??
Risposta del medico
Dr. Pietro De Domenico
Dr. Pietro De Domenico
Specialista in Neurologia e Psichiatria

A questo punto, in ogni caso, io consulterei un neurochirurgo, tra quelli specializzati nella chirurgia del midollo, a cui sottoporrei gli esami effettuati, per un parere circa la possibilità di un eventuale intervento. Ciò perchè la sintomatologia data già da diversi mesi con compromissione nervosa, per cui aspettare ulteriormente effettuando cortisonici ed antiinfiammatori, che peraltro non risolvono la situazione, non appare la soluzione migliore.

Risposto il: 18 Aprile 2012