Le due cose di per sé non hanno certo un’ origine comune, o meglio potrebbero avere una relazione nel caso che l’idea di avere al cuore qualcosa di non perfettamente “normale” (ma che, da quanto mi descrive, è priva di qualsiasi impegno clinico) non le crei ansia. L’associazione tra ansia e prolasso della mitrale nei racconti di internet è spiegabile dal fatto che sono proprio gli ansiosi che si rivolgono a internet per i loro problemi (se viene in ospedale trova tutti malati, ma nel mondo reale non è così). In definitiva le consiglierei soltanto di verificare con un controllo ecocardiografico eseguito ogni 12-24 mesi la stabilità del prolasso mitralico, convincersi che se la situazione è stabile non vi sono problemi e viversi quindi la vita (sotto questo aspetto) con tutta serenità.