Salve, ho un dubbio che mi perseguita e che mi inibisce di svolgere una vita in completa tranquillità. Da oramai una decina di anni ho alcuni
Linfonodi al collo (destra e sinistra). Ho sempre ignorato il fatto, sino a quando il mio medico curante mi ha suggerito di fare alcuni esami. Grazie a questi esami ho scoperto di avere una dozzina di linfonodi (tutti inferiori ad 1 cm) sparsi per il corpo (collo, inguine, ascelle). Gli esami del
Sangue rilevano che sono negativo ad Hiv, Hbv, Hcv,... e che ho gli anticorpi storici di mononucleosi e Citomegalovirus. Sono un individuo molto magro da sempre (peso fra i 50 e i 52 Kg e ho 31 anni). Gli ematologi a pagamento mi hanno tranquillizzato dicendomi che si tratta di linfonodi non pericolosi. Ma è possibile che in un individuo sano siano presenti fra i 10 e i 15 linfonodi palpabili? Sinceramente ho un po' paura a fare una biopsia, oltretutto un ematologo specializzato in linfomi da 20 anni mi ha detto che è inutile fare alcuna biopsia, poichè essendo molto magro è normale che si sentano alcuni linfonodi. Ogni volta che mi tocco all'inguine mi dà troppo fastidio sentire ste "palle", vorrei strapparmele. Ogni sei mesi, per sicurezza, rifaccio ecografia e analisi del sangue, solo che quando si fa un ecg i tecnici indicano "presenza di alcuni linfonodi" e quindi non so nemmeno se stiano aumentando oppure se siano sempre li stessi. Cosa devo fare, mi devo fidare dei medici a pagamento (tra cui un primario di un grosso ospedale specializzato in onco-ematologia) oppure devo dare retta ad una dottoressa neolaureata che, senza nemmeno avermi visitato, mi ha detto che i linfonodi ingrossati potrebbero essere "neoplastici" e quindi mi consigliava una
Biopsia (sta str...)? Non basta l'agoaspirazione? Sinceramente, ogni volta che sento in giro cose del tipo "gli hanno trovato un linfoma dopo che si è fatto analizzare un linfonodo ingrossato" mi preoccupo molto. Grazie.