Al giorno d’oggi lo studio emodinamico o coronarografia è praticato così tante volte e da mani esperte che il rischio di complicazioni è bassissimo. Certo non è nullo, poiché in letteratura si segnalano circa un caso di infarto ogni mille coronarografie ed un decesso ogni diecimila. A fronte di questi numeri, i potenziali vantaggi connessi all’esame sono però molto più evidenti, per cui la bilancia tra il rischio ed i benefici è sicuramente a favore dell’esecuzione dell’esame. Per quanto riguarda la seconda parte della Sua domanda, sia per correttezza deontologica che per lontananza dalle Sue zone non mi sento di darle indicazioni, ma si affidi con fiducia ai cardiologi del reparto dove è ricoverato suo padre, che le daranno senz’altro i consigli necessari.