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Salve! mio padre il 10 febbraio di quest'anno ha

SALVE! MIO PADRE IL 10 FEBBRAIO DI QUEST'ANNO HA AVUTO UN Ictus ISCHEMICO PARTE SINISTRA DEL CERVELLO CON EMIPLEGIA PARTE DESTRA DEL CORPO E PERDITA DELLA PAROLA. SOFFRIVA DI IPERTENSIONE, COLESTEROLO ALTO E HA FUMATO PER ANNI. DOPO 3 MESI DI Riabilitazione PRESENTA ANCORA PLEGIA DELL'ARTO SUPERIORE DESTRO ANCHE SE CON GRADUALE RECUPERO DELLA FORZA, ARTO INF. SX RECUPERO SODDISFACENTE MENTRE LA PAROLA, CON SEDUTE DI LOGOPEDIA 3 VOLTE ALLA SETTIMANA, NON PRESENTA MIGLIORAMENTI. E' TRATTATO CON TICLOPIDINA, ENAPREN E NORVASC (10) LA MATTINA E LA SERA CON TICLOPIDINA, TORVAST E GARDENALE. NON FUMA PIU', FA UNA DIETA RICCA DI VERDURE, FRUTTA, LEGUMI E OMEGA3 MENTRE L'ATTIVITA' FISICA SI LIMITA A POCHE USCITE ALLA SETTIMANA. VOLEVO SAPERE DOTTORE SE LA Terapia FARMACOLOGICA VA BENE, QUALI SONO GLI ESAMI DA FARE PER MONITORARE LA SITUAZIONE E QUALI SONO I RISCHI DI UNA RECIDIVA. LA RINGRAZIO TANTO.
Risposta del medico
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L’attuale terapia farmacologica va bene. Faccia fare controlli della pressione arteriosa anche in piedi per verificare che non ci siano riduzioni dei valori che richiedono modifiche della terapia (in caso di eccessiva riduzione della pressione ridurre il dosaggio del norvasc). Controllerei tra 8-12 mesi la colesterolemia e la funzione renale. Esami strumentali di routine non sono qui indicati salvo un elettrocardiogramma e una radiografia del torace ogni anno. Altri esami dovranno essere programmati sulla base di variazioni del quadro clinico. Il rischio di recidive esiste e va ridotto proseguendo sia la terapia medica che sani stili di vita (dieta adeguata, passeggiate nei limiti del possibile, mai piu’ ripresa del fumo etc).
Risposto il: 17 Novembre 2005