La terapia con interferone non dipende dalla gravità della condizione epatica ma, essendo una terapia preventiva che combatte l’infezione virale, dalla presenza o meno dell’infezione. Non è possibile, se non in rarissimi casi, riconoscere il periodo in cui il soggetto è stato contagiato (test anti-HCV eseguito prima di una qualche procedura a rischio e positivizzatosi dopo alcune settimane dalla effettuazione della procedura stessa). La attività nel tempo del virus viene valutata col test HCV-RNA. Solitamente, in assenza di terapia antivirale, specifica, rimane presente ed attivo.