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Salve, sono un ragazzo di 29 diabetico insulino

Salve, sono un ragazzo di 29 diabetico insulino dipendente dall'età di 13 anni. Ero un fumatore. Nel marzo di quest'anno ho avuto un infarto. La mia Diagnosi è questa: cardiopatia ischemica, sca stemi. ima anteriore complicato da arresto cardiocircolatorio in paziente con coronaropatia monovasale trattata con ptca+stent. In seguito visto un numero elevato di extrasistoli e visto un episodio sincopale ho eseguito prima un tilt test risultato positivo dopo 2 minuti in posizione 60° per sincope vaso-vagale di tipo vasodrepressivo, in seguito ho eseguito uno studio elettrofisiologico, risultato negativo per induzione di aritmie minacciose. Da poco ho eseguito un nuovo holter registrando un numero molto elevato di ex v non complesse senza modificazioni del tratto st. Ho eseguito anche una tomoscintigrafia miocardica a riposo e durante Stress: conclusioni necrosi anteriore mediobasale con lieve ischemia indotta dallo sforzo in sede periinfartuale. Ora la mia domanda dopo tutti questi accertamenti è se posso continuare a vivere una vita normale, se posso fare sport e visto le numerosi ex fastidiose se possono diventare un handicap. Insomma, vorrei sapere lo stile di vita da seguire e se posso andare al mare per prendere il sole. Faccio presente che faccio una Terapia beta bloccanti con lopressor 2 die procaptan plavix e cardioaspirina. grazie.
Risposta del medico
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E’ fondamentale conoscere informazioni su funzione ventricolare ed eventuale evoluzione aneurismatica. In generale nel post infarto uno studio elettrofisiologico negativo ha una buona capacità di classificare il rischio di aritmie maggiori (nel suo caso sembra basso). Dell’Holter bisognerebbe conoscere qualcosa in più (quante coppie o tachicardie ventricolari?). La terapia è interamente condivisa. Il livello di attività fisica praticabile è frutto di una valutazione globale che certamente i cardiologi che la seguono potranno fare.
Risposto il: 07 Luglio 2004