Se il disturbo dura 30-40’, dovrebbe darle il tempo di eseguire un ecg durante la palpitazione: sarebbe la cosa migliore per diagnosticare se si tratta di una semplice “tachicardia sinusale” o se invece è una vera aritmia. Solo in questo caso potrebbe essere indicata una terapia antiaritmica. Se il disturbo si presenta con una certa frequenza (1-2 volte alla settimana) potrebbe essere utile un “ecg dinamico”, cioè la registrazione (tramite apposito apparecchio) di un ecg di 24-48 ore.